PREGIUDIZIALI CONTRO SALUTE, 1-0
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prot. 27 all.2 CONFINTESA BOZZA ACCORDO MIN GIUST
prot. 27 CONFINTESA BOZZA ACCORDO MIN GIUST
Concluso, con un nulla di fatto, il secondo incontro per discutere dell’Accordo sulle misure organizzative in vista della cosiddetta “fase due” del contenimento emergenza sanitaria COVID-19 negli uffici dell’Amministrazione giudiziaria per esaminare la nuova proposta dell’Amministrazione, aggiornata a seguito delle osservazioni trasmesse dalle OO.SS.
Encomiabile il proposito del Ministero che, davanti a pericolose scelte organizzative adottate dai vari uffici, preferirebbe sottoscrivere un Accordo con le parti sociali e fare un accordo a livello centrale, che abbia poi una “ricaduta territoriale”, sulle modalità organizzative degli uffici per la ripresa con la Fase 2, pur rispettando l’autonomia giurisdizionale, ma utilizzando e sfruttando al meglio gli istituti contrattuali comunque già vigenti, al fine di garantire in primo luogo la salute e sicurezza dei lavoratori.
Confintesa FP si è messa al lavoro, ancora una volta, presentando proposte, molte delle quali sono state accolte, con nostra evidente soddisfazione…il rispetto dell’interlocuzione sindacale in sede locale, il coinvolgimento obbligatorio con RSPP e MC, la ricerca di soluzioni organizzative e di semplificazione che facilitino il lavoro agile e di tutte le misure utili a ridurre al massimo le possibilità del contagio anche negli uffici e settori più dimenticati (GDP e UNEP), come la gestione dell’utenza in via prioritaria per appuntamento in via telematica e telefonica, la valorizzazione e il richiamo ad un sistema di formazione permanente, con l’utilizzo delle nuove tecnologie, al lavoro agile, a supporto di quella che è stata chiamata anche per il nostro Ministero “una vera e propria riconversione industriale.
Tutto però rischia di bloccarsi, ancor prima di entrare nel merito, per una pregiudiziale posta da CGIL, CISL, UIL ed FLP circa il doveroso richiamo al protocollo per la prevenzione e sicurezza dei dipendenti pubblici, firmato con la Ministra Dadone il 4 aprile 2020, in pieno disprezzo di tutte le leggi sulla rappresentatività.
Si rinuncia a grande opportunità di partecipazione sindacale per ragioni “politiche”, a danno dei lavoratori. Il Capo Dipartimento, Barbara Fabbrini, tentando una soluzione che potesse soddisfare tutti ha proposto di togliere ogni tipo di premessa, eliminando qualsiasi impedimento alla proposta per fare insieme per cercare un vero salto di qualità “nell’organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia” di competenza del Ministro della Giustizia (art. 110 Cost.).
Noi siamo pronti a fare la nostra parte, nel pieno rispetto delle regole.
Segretario Generale
(Claudia Ratti)