PROTOCOLLO SULLA SICUREZZA?
Prot. 99 Ministro Dadone Protocollo SicurezzaPROTOCOLLO_PA_OO_SS_1
Signor Ministro,
abbiamo preso atto, dalla stampa e dal sito del Suo Ministero che ha sottoscritto, con CGIL, CISL e UIL, un cosiddetto “Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”, pur nella consapevolezza, dichiarata, che non è “espressamente previsto dalla normativa vigente, dai CCNL dei comparti e delle aree di contrattazione” ma “al fine di promuovere e agevolare il ricorso a misure necessarie a contenere la diffusione del contagio, mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro e di accesso al pubblico e contestualmente garantire la continuità dei servizi e i livelli retributivi dei pubblici dipendenti che li prestano”.
Orbene, Signor Ministro, 5 domande semplici semplici ce le facciamo e … le porgiamo:
- La Sua consapevolezza che “non è espressamente previsto dalla normativa vigente” non dovrebbe andare di pari passo con quanto, invece, è espressamente previsto di fare (e forse non si fa)?
- Perché sottoscrivere un Protocollo su materie espressamente oggetto di contrattazione ex art.7 comma 6 CCNL 12/2/2018 comparto Funzioni Centrali, ai sensi del quale: “Sono oggetto di contrattazione integrativa nazionale o di sede unica” lett. k) “le misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro”?
- Perché sottoscrivere scegliendo tra tutte le OO.SS. maggiormente rappresentative solo alcune (e non tutte) le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative nel Pubblico Impiego?
- Non sarebbe stato più semplice e corretto diffondere un’ulteriore Circolare a Sua firma con le indicazioni alle Amministrazioni, proprio in coerenza con quanto previsto dalla direttiva n. 2/2020 e dalla circolare n. 2/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione, dal DPCM 11 marzo 2020 e dal DPCM 22 marzo 2020?
- Ma il Movimento che Lei rappresenta non era quel soggetto che avrebbe voluto cambiare il mondo e non appiattirsi su logiche partitiche clientelari degne della prima Repubblica?
Il nostro sospetto è che, ancora una volta, la politica voglia accontentare, sia pur concedendo semplice risalto a qualcuno e non a tutti i reali interlocutori (che sono quelli esattamente individuati dalla normativa e dai CCNQ), con un comportamento che confonde anche le singole Amministrazioni che invece devono, ai sensi dell’art.7 co. 6, lett. k del CCNL 12/2/2018 Comparto Funzioni Centrali, convocare tutte le OO.SS. maggiormente rappresentative e firmatarie dei CCNL.
Per concludere, Signor Ministro, con la presente non Le chiediamo di sottoscrivere anche noi un “Protocollo di accordo” fuori dalle regole e privo di valore, Le chiediamo invece di evitare di continuare una vecchia e malsana tradizione, consona a molti Ministri che l’hanno preceduta, perché da qualche parte occorre iniziare il cambiamento e ci siamo illusi che potesse iniziare proprio da Voi.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
Claudia Ratti