Ci vogliono altri morti per convincere l’Agenzia delle Entrate a chiudere tutti gli uffici?
“Ormai siamo al paradosso che il Presidente del Consiglio, seppur in modo pasticciato, decreta la chiusura di tutti gli insediamenti produttivi non essenziali e il direttore dell’Agenzia delle Entrate, invece, oltre a non chiudere tutto permette che alcuni dirigenti scrivano ai loro dispendenti affinchè possano riprendere servizio a scapito della loro incolumità produttiva e di quella degli utenti.” Lo dichiara Claudia Ratti Segretaria Generale di Confintesa Funzione Pubblica in una lettera inviata alle Autorità sanitarie e politiche competenti. “Non utilizzare al 100% il lavoro agile e lo smart working dimostra l’incapacità dei dirigenti delle Agenzie delle Entrate a gestire un momento così delicato e difficile. Inoltre – continua Claudia Ratti –il dl Cura Italia, ha disposto la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, quindi almeno fino al 31 maggio a che titolo rimangono aperti gli uffici? C’è poi da rilevare come non tutti gli uffici dell’Agenzia delle Entrate mantengano uniformità di comportamento affidando alla discrezionalità dei dirigenti locali l’apertura e la chiusura delle sedi, tanto che, visitando il sito dell’Agenzia, pagine del territorio, si ritrovano avvisi variegati di chiusura complessiva o solo pomeridiana, con diverse scadenze.
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate stabilisca, una volta per tutte, che tutte le sedi dell’Agenzie delle Entrate su tutto il territorio nazionale siano chiuse nel rispetto delle disposizioni Governative e che venga, invece, ottimizzato lo smart working.
Confintesa FP – conclude Claudia Ratti – riterrà personalmente responsabili i dirigenti coinvolti per tutti gli eventi che si dovessero verificare a danno dei lavoratori, dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, per eventuali malattie contratte a causa dell’espletamento della propria prestazione lavorativa.”